JAZZ IS DEAD!

JAZZ IS DEAD! Il festival dell'ARCI di Torino.

JAZZ IS DEAD! è libertà di espressione, di esecuzione, di approccio. L'esplorazione di nuovi percorsi musicali, volti al domani.

“JazzisDead! è un nome provocatorio e dissacrante, un colpo basso, dritto in pancia. Affermare la morte del jazz non è una critica, bensì una presa di coscienza rispetto a un genere legato a un passato sempre più lontano, costretto a fare i conti con un presente orientato verso sonorità e visioni altre. L’obiettivo di Jazz is Dead! non è tornare agli anni d’oro del jazz né andare alla ricerca di suoni nuovi e avveniristici: sul palco si alterneranno infatti artisti provenienti da generi classici, che hanno fatto propria la lezione del jazz, elaborandola in completa autonomia” Alessandro Gambo (Direttore Artistico)

"Sperimentazione, ricerca e cultura popolare sono le parole d'ordine che hanno caratterizzato i decenni di storia e di proposta culturale dell'ARCI. Da quando il Circolo Toscanini, negli anni cinquanta, organizzava inediti concerti di musica classica destinati ai lavoratori, passando per la promozione dei primi spettacoli del Mistero Buffo di Dario Fo, ARCI continua oggi a essere in prima fila nella promozione di tutte le forme d'arte emergenti, alternative ed eretiche. Con Jazz is Dead! guardiamo al presente e al futuro, con lo sguardo di chi arriva da lontano." Andrea Polacchi (Presidente ARCI Torino)

VAI AL SITO del FESTIVAL

SEGUI LA PAGINA FACEBOOK

 

EDIZIONE 2022 

JAZZ IS DEAD FESTIVAL - MUTAZIONE - 27/28/29 Maggio 2022 circolo Bunker

 

EDIZIONE 2021

l festival JAZZ IS DEAD! dedicato alle sonorità più estreme e d’avanguardia del mondo jazz è tornato nel 2021 a suonare e lo ha fatto con la leggerezza di una light version e la forza di una proposta ricercata. Tre giorni di musica proveniente da un circuito internazionale e alternativo, caratterizzato dal virtuosismo strumentale: elettronica, etnico, free-noise, per ogni serata un genere a circoscrivere le esecuzioni di questi artisti di punta della scena impro noise contemporanea, tra nuove stelle della etno psichedelia improvvisata e colonne portanti del moderno free jazz.

Venerdì 10 settembre, il giorno inaugurale, è stata la luce generata dall'elettricità a illuminare gli animi: una selezione che mescola gli strumenti analogici a quelli sintetici. Elettronica con i live di Félicia Atkinson, artista tra le più interessanti del panorama sperimentale internazionale, The Fruitful Darkness, formato dai fuoriclasse Gianni Gebbia e Tony Buck (The Necks), Andrea Ilian Tape, punta di diamante dell’omonima etichetta culto e il produttore Healing Force Project con un nuovissimo disco jazz fusion elettrificato.

Sabato 11 settembre si è passati alla luce solare che riscalda, ai ritmi delle terre ancestrali, a volte aride altre rigogliose di natura selvaggia, ai suoni della terra e delle terre. Etnica con i live di Rhabdomantic Orchestra che presentano in anteprima il nuovo disco con la partecipazione di Maria Mallol Moya che uscirà per Agogo, Oaxaca, osannati da Gilles Peterson per l'ultimo lavoro "Onde di Sabbia” e Jolly Mare, tra i produttori elettronici più prolifici d’Italia che presenta il live "Logica Armonica". Chiude la serata il misterioso Dj'mbo From Gambia.

Domenica 12 settembre, terzo e ultimo giorno, si è accesa la luce del cervello: il colpo di genio, l'estro degli improvvisatori e dei musicisti abbagliati dalla luce della libertà di scrittura ed esecuzione, si brucino gli spartiti! Free con i live dei Frequency Disasters, il trio formato da Steve Beresford, libero militante dell'improvvisazione e del noise, che ha fatto parte dei Flying Lizards e ha collaborato con i più grandi jazzisti del mondo, Pierpaolo Martino contrabbassista, docente universitario e saggista e Valentina Magaletti, batterista coinvolta in vari progetti straordinari come Tomaga, Raime, Nichola Jaar, per citarne alcuni, e poi Xabier Iriondo degli Afterhours & Snare Drum Exorcism de Il Teatro degli Orrori. Gli Hiedelem chiudono il festival: il duo formato da Attila Csihar, frontman e voce dei Mayhem e dei Sunn O))) cult bands del metal più estremo e da Balazs Pandi, tra i batteristi più ricercati dai grandi noisemaker internazionali, tra cui Merzbow, Thurston Moore e Keiji Haino. Si torna all'oscurità.

Hiedelem (Attila Csihar - Balazs Pandi) - Félicia Atkinson - Frequency Disasters (Steve Beresford / Pierpaolo Martino / Valentina Magaletti) - The Fruitful Darkness (Gianni Gebbia  / Tony Buck) - Xabier Iriondo & Snare Drum Exorcism - Rhabdomantic Orchestra with Maria Mallol Moya “Almagre” - Jolly Mare Logica Armonica Live Set - oAxAcA - Andrea Ilian Tape - Healing Force Project - Andrea Passenger - Stefano Isaia - Weed Mason - Dj'mbo from Gambia 

 

EDIZIONE 2019

La terza edizione di JAZZ IS DEAD! si modula ragionando sulle 3 dimensioni spaziali. Gli assi dello spazio euclideo (x,y,z) costituiscono la modelizzazione a noi più familiare dello spazio fisico. Da qui si muove il ragionamento del direttore Alessandro Gambo che, per il festival prodotto da Arci Torino, ha incentrato la sua selezione artistica sullo studio degli stessi, estetizzandone il risultato in campo musicale. In calce al comunicato stampa, si riporta la programmazione, quindi la suddivisione delle tre giornate del festival nei rispettivi assi euclidei. In JAZZ IS DEAD! 2019 si susseguono nomi di punta della scena impro-noise contemporanea, artisti d'avanguardia del virtuoso movimento strumentista e nuove stelle della etno-psichedelia improvvisata. La lezione del jazz, quello libero, free [three], ha un certo peso in questa edizione.

The Necks, The Winstons, Thurston Moore & Jooklo Duo, Lino Capra Vaccina, Evan Parker & Setoladimaiale Unit, Colin Stetson, Al Doum & The Faryds, Tomaga, Ariel Kalma, Indianizer, Antonio Raia & Renato Fiorito, Paolo Spaccamonti, Grams, Degani - Palumbo Duo, Luca Lozano, The Maghreban, Emiliano Comollo, Space Off, Seven Sins, Vosje, Ramona Ponzini, Dj'mbo from Gambia - live visual by Cikita Zeta

 

EDIZIONE 2018

Nel 2018 il focus si è spostato sulle forme e sulla sperimentazione nell’ambito dei linguaggi artistici e del cross over tra generi musicali. La tendenza contemporanea a mescolare le sonorità della world music, le sperimentazioni e l’elettronica ha trovato in Jazz is Dead! uno dei principali contenitori al lvello nazionale. La prima serata, intitolata “Discreto, continuo, digitale” partiva dall’onda sonora per creare un flusso continuo di frequenze e ampiezze propagate nel tempo, modificando il suono, arrestando il flusso, rendendo il segnale discontinuo e discreto, alternando digitale e analogico. La seconda serata “Dal mondo” tracciava un percorso nella world music, mentre la terza, “Sei x Duo”, era dedicata alla forma base: il duetto. Ad arricchire l’edizione erano state predisposte due serate fuori Torino, una in apertura ad Asti e una conclusiva ad Almese. La seconda edizione ha ampiamente superato quella del 2017 sia nella qualità artistica, sia nei riscontri avuti tra la critica sia nei numeri, nonostante l’assenza di una cornice potente come era stata Narrazioni Jazz, superando i 7.000 ingressi.

Pierre Bastien - Lubomyr Melnyk - Patrick Higgins - Mop Mop Electric Trio feat. Wayne Snow - Misrak Mossisa & Rhabdomantic Orchestra - Zu feat. Mats Gustafsson - Andrea Belfi & Francesco Donadello - Zeus! - Mombu - NoHayBanda! - Spime.IM - Chris Corsano - Stefano Pilia & Massimo Pupillo - Paul Beauchamp - One Blood Family - NYEM - Raw Tella - The Dreamers - Primitive - TMSO - Dj'mbo from Gambia.

Gigi Masin - Laraaji & Carlos Ninos - ZS - Jooklo Duo & Mette Rasmussen - Ben Vince - Gianni Giublena Rosacroce

 

EDIZIONE 2017

La prima edizione di Jazz Is Dead! si è inserita nella call “Narrazioni Jazz” del Comune di Torino. Nonostante la contemporaneità con numerose ini- ziative, si è trattato di un successo, grazie a un’offerta artistica di qualità che vedeva la presenza di artisti come Peter Brotzmann & Heather Leigh, Faust e Gianluca Petrella. Il tema della prima edizione sono stati i linguaggi e le narrazioni: narrare con il corpo nel mezzo di uno spettacolo teatrale, narrare con le parole di un testo di una canzone, narrare con la trascendenza del rumore, narrare attraverso la meditazione nel silenzio, narrare attraverso la letteratura.

faUSt - Peter Brötzmann & Heather Leigh - Dj Gruff feat. Gianluca Petrella - Mammane Sani - Khompa Light Show - Magazzino Paradiso Crew - The Dreamers crew - TDC Crew - 'Mbo Selecta.